lunedì 3 dicembre 2007

Ahmetovic e la nuova concezione dell'esser divo

E' stata una delle notizie più drammatiche e allarmanti dell'ultima settimana: Ahmetovic modello di una linea di moda ispirata alla vita rom.
Jeans, orologi, accessori indossati da lui, agli arresti domiciliari presso un residence a San Benedetto del Tronto in seguito alla condanna a poco più di sei anni per l'uccisione, con il suo furgone, di quattro giovanissimi in scooter. Ahmetovic era al volante ubriaco. Un offesa alla giustizia, a quella vera, non a quella parola vuota che si trova nell'intitolazione di un Ministero.
Il primo pensiero va ai familiari della quattro vittime, immaginando il loro senso di impotenza, la delusione, la frustrazione per un dolore grandissimo che si rinnova. Il volto paonazzo di chi, preso per il collo della camicia, viene ripetutamente schiaffeggiato. La rabbia di chi sa che queste morti potevano essere evitate se si fosse posto rimedio allo stato di anarchia in cui si sta trasformando la nostra Repubblica, la rabbia di chi sa che Ahmetovic era un abitué della guida in stato di ebbrezza, la rabbia di chi ascolta le immancabili e premature richieste di perdono ma di fatto vede rigirarsi il coltello nelle proprie profonde piaghe. La rabbia di chi è vittima prima della criminalità e poi dello Stato.
Il sentimento di partecipazione al dolore e di umana solidarietà verso chi continua ad essere ferito dai nuovi risvolti della vicenda diventa un misto di sdegno e compassione verso ciò che la nostra società sta diventando, ingannata da falsi idoli, trascinata nella barbarie, qui, in questo territorio che è stata la culla della civiltà, il progenitore del concetto di "diritto".
E' un'operazione che denota un grandissimo cinismo. Quella del suo agente (sì, perché come un vero divo, Ahmetovic ha un agente!!) noncurante della memoria di chi in questo momento è sigillato in una bara né dei vivi che ancora soffrono e si disperano per le perdite subite. Strafottente nei confronti di quella linea, mai tracciata ma riconosciuta dalla ragione, che separa il buon senso dall'irresponsabilità, il buon gusto dal trash, l'umanità dalla bestialità. Lo stesso dicasi per chi produce quei capi di abbigliamento ed accessori che dinanzi al dio danaro è lungi dal dissociarsi da una campagna di questo tipo. Una campagna che dice ai nostri figli che oggi commettere un reato può essere il mezzo per dare una svolta positiva ad una miserabile vita e che la società è capace di idolatrare assassini come Ahmetovich e furbetti come Corona, guest star delle discoteche da quando è iniziata l'indagine giudiziaria che lo ha coinvolto.
Il cinismo del protagonista, Ahmetovic, che se avesse una coscienza, starebbe a meditare sul male che ha fatto e a logorarsi tra i rimorsi anziché incassare denaro e pensare a sfruttare il momento di celebrità per tentare la scalata all'olimpo dei divi. Ma, si sa, la coscienza pesa solo a chi ce l'ha. Dunque, sapremo che valore dare a quel «Anche io sono un essere umano» , titolo del libro che "scriverà" per la casa editrice Europea Gutenberg. Un valore puramente scientifico: se hai 46 cromosomi appartieni al genere umano, se ne hai 74 sei uno sciacallo. Questo per la biologia. Nel linguaggio comune si può essere sciacalli anche con 46 cromosomi. Il cinismo dell'editore.
Infine, quella della nostra società che è tale da far credere ad un industriale, ad un agente e un editore, tutti senza scrupoli, che ci siano spazi di mercato a cui rifilare questa merda di abiti indossati da un modello dotato di credenziali criminali ma non certo di quel minimo di bell'aspetto sindacale che serve a svolgere una tale professione e questa merda di libro scritta da uno che non ha né i titoli e né le competenze. Una società che si fa truffare dalla pubblicità e dal fascino della griffe, di una firma che evidentemente aveva un senso al tempo dei sarti che ti facevano l'abito esclusivo con il loro ineguagliabile gusto e la loro eccezionale abilità. Oggi, che pure i calciatori (e persino la Franzoni!) firmano le linee di abbigliamento (alla faccia di chi studia per diventare un vero stilista!) , è una presa in giro così evidente che quando si vede uno in giro tutto griffato alle persone serie viene solo una gran voglia di sghignazzare.
Il Ministro di Grazia e Giustizia, Mastella, in un sussulto di decenza o in un'illuminazione di moralità, entrambe qualità sempre più latitanti, ha fatto ricorso agli ispettori per chiarire questa faccenda. Vorrebbe appurare se il nuovo business che coinvolge Ahmetovic sia compatibile con il suo stato di detenzione. Chissà, non ne abbiamo la benché minima idea noi che, come Mastella, non siamo giuristi; non ci interessa risolvere questo dilemma dato che l'interrogativo che rimbalza nella nostra testa è se sei anni, trascorsi ai domiciliari, per giunta nella tranquillità e fra i comfort di un residence siano compatibili con un reato così grave quale l'omicidio plurimo, aggravato dallo stato di ebbrezza, dalla recidività e unito ad una accusa di rapina. Dietro le sbarre delle patrie galere dove elementi come lui dovrebbero stare rinchiusi a doppia mandata per un bel po', Ahmetovich, come qualsiasi altro criminale, avrebbe tutto il tempo e tutta la calma per pentirsi e per ridimensionare le sue ingiustificate ambizioni...tanto per non dare adito a discriminazioni nei confronti di elementi di etnia rom.

22 commenti:

Gianfranco Guccia ha detto...

Vorrei aggiungere una osservazione cara Anna, a me personalmente da il voltastomaco notare che esistono individui che per fare soldi non esitano a trasformare un criminale, di qualsiasi specie, in un "fenomeno da passerella", ma mi duole ancor di più constatare che esistono degli AUTENTICI DEFICIENTI che spendono fior di quattrini per fregiarsi di una griffe il cui testimonial è più simile ad una "bestia senza scrupoli" che ad un essere umano.
Con immensa tristezza....Gianni.

Giovanna Alborino ha detto...

bel post.
al sentire certe cose, rimango sempre piu' colpita dallo stupore e dall'indignazione...
la gente oggi pensa solo a fare soldi...se a morire sarebbero stati i familiari dell'agente del rom, non credo che gli avrebbe offerto anche iil "successo".
se le cose non si toccano con mano, nessuno si immedesima nei problemi degli altri, ecco perche' stiamo andando in rovina.
c'e' tanto da costruire, prima nel cuore di ogni persona.
un pizzico di sensibilita' per ognuno, ci rende un po' migliori
un saluto a gianni ed anna.

ArabaFenice ha detto...

Sono perfettamente d'accordo con entrambi

Anonimo ha detto...

soldi ,soldi ,soldi per fare soldi
qualsiasi cosa e buona,sfruttare il dolore o che sei vittima o carnefice vedi un certo CORONA che propone azouz (strage di erba)di far parte del mondo dello spettacolo come si fa' dopo che gli ammazzano moglie ,figlio ed anche la suocera
o susanna torretta calendario ose',partecipazione a l'isola dei
famosi pero' salita alla ribalta perche' amica del cuore della povera contessa vacca augusta morta tragicamente ,le cugine di chiara poggi che rilasciano interviste a tutti i quotidiani per avere u po' di celebrita' ma gia' dal 19993 una certa donatella di rosa per delle sue accuse-confessioni di un tentato golpe di un generale amante suo sali' alla ribalta partecipando a tante trasmissioni televisive cantando,ballando,posando semi nuda in tante foto ed anche sito web allora mi sa che per avere successo non bisogna fare tanta gavetta arriva un agente un manager ed il gioco e fatto
vergogna!!!

Anonimo ha detto...

Probabilmente della mossa messa in atto ne hai letto sul mio blog, dove la notizia tratta si assomiglia.
Noto con dispiacere che la cattiva pubblicità diventi sempre più moda e stile di vita, l'essere famoso per avere ucciso non mi sembra troppo etico, anzi potrebbe essere anche stressante dovendo subire sempre pressioni dai media. Ma se i soldini arrivano, pare che tutti siano disposti a subire un pò di pene.

ArabaFenice ha detto...

@ gianni maddaloni
Hai giustamente citato ulteriori esempi di sciacalli che hanno sfruttato delle tragedie per vendere il loro nulla.
Credo però che i casi di Ahmetovic e della Franzoni siano un tantino più gravi, almeno da un punto di vista non dico giuridico, ma del senso di giustizia in generale.
Infatti, se la Torretta approfitta della triste sorte capitata alla contessa, se la De Rosa approfitta di uno scandalo per attirasi le luci della ribalta, se Azouz approfitta della tragedia accorsa alla sua famiglia, qui è la prima volta che CHI COMMETTE un delitto tra profitto dalle proprie azioni.

@eccio
ho letto il tuo post poco dopo aver pubblicato questo e mi sono ritrovata in sintonia. Infatti, ho anche commentato.

digito ergo sum ha detto...

C'è una cosa che mi sfugge. Ma quel ministro di giustizia che è lì per pura ingiustizia, manda gli "ispettori" a capire cosa sta succedendo... ora! Io li avrei mandati per capire come fa un pezzo simile ad ottenere gli arresti domiciliari dopo avere ucciso quattro (!) persone. Mah... il ministro di grazia e giustizia è giustamente un disgraziato. Forse ha capito, del suo mandato, che deve stare lì tutto il giorno a guardare i sigilli. Ci riesce pure male, ne sono certo.

Alex ha detto...

E' l'italia gente...non c'è più da sorprendersi di nulla!

ArabaFenice ha detto...

@ digito ergo sum

come hai letto, è la stessa domanda che ci facciamo noi.
Buona giornata!

@ alex
..sì, hai ragione, ma non dobbiamo rassegnarci e accettare lo status quo...

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Questa vicenda ormai nota ha davvero dell'incredibile e del ripugnante

Boicottate ogni prodotto che quell'azienda produce non solo quelli pubblicizzati da quell'assassino!

Oby ha detto...

grandissimo post. complimenti.
Aggiungo di mio che schifa che c'é chi fa diventare star questi criminali, ma schifa ancor di piu chi alimenta questi mercati!! e lo dico perché chi fa diventare star i criminali queste cose le sa.

ArabaFenice ha detto...

@ daniele
io lo farò sicuramente, anche perche i jeans con i coltelli ricamati non devono essere il massimo del gusto...

@ oby
Speriam oche non stiamo messi cosi male e che questa operazione risulti un flop!

Fabioletterario ha detto...

Che schifo. Che ributtante. Scusami, ma dovevo proprio dirlo...

giuy ha detto...

io non riesco più a stupirmi e nemmeno a scandalizzarmi...inizia a farmi molta ma molta tristezza il genere umano che corre dietro a queste cose...

Pino Amoruso ha detto...

Siamo ormai alla frutta. Mi stò "ammastellando" sempre più...Ci vorrebbero gli ispettori ministeriali per il sig. Ministro...Boh

Anonimo ha detto...

rom o italiani,nn ha importanza,chi commette certi atti nn dovrebbe mai essere considerato un modello!nè da imitare,ovviamente,nè da dar il volto ad un marchio,proprio grazie al reato commesso!a me xò fa molto più schifo sundas,che fa soldi e si fa anche un bel po' di pubblicità.perchè anche se negativa,a lui il ritorno di immagine arriva!che gli importa se noi pensiamo che è uno stronzo,intanto incassa.chi nn ha anima,nn si preoccupa di come si arricchisce.e riderebbe pure leggendo i nostri commenti sdegnati.però,mi sento di dire che schifo,poi lui rida pure!

Francesco Candeliere ha detto...

Uno scandalo....sono senza parole per questa vicenda.
"Sciacallare" sulla morte di quattro ragazzi innocenti è di una barbaria indescrivibile.
Ecco perchè sono per la pena di morte o quantomeno per un certo tipo di carcere.
Un saluto

Anonimo ha detto...

a mio parere la cosa piu' schifosa su sundas l'ha scoperta questo blogger...leggete qui!
http://davideboni.wordpress.com/2007/11/29/ma-chi-e%e2%80%99-alessio-sundas/

:(

Sissa

ArabaFenice ha detto...

sono d'accordo con la maggior parte di voi. Per questo mi limito a rispondere solo a qualcuno:

@ francesco candeliere

non sono per la pena di morte prima di tutto perché è illogico punire l'assassinio con l'assassinio. In qualche modo è come dare una giustificazione all'assassinio. In secondo luogo, perché ci può sempre essere la possibilità di innocenza. Tuttavia, concordo con te sul fatto che ci sia molta gente che non ha rispetto per la vita e pertanto essa stessa non meriterebbe di vivere. Diciamo che sono per il carcere duro... e lungo...

@ sissa
benvenuta sissa, grazie per la segnalazione ho letto l'articolo con molto interesse:-)

MARGY ha detto...

lascio un commento forse scontato e semplice, ma credo comune a tutti coloro che che hanno una coscienza :che vergogna!!

ma soprattutto..che offesa a quelle povere famiglie!

ArabaFenice ha detto...

margy, il trash trionfa.

desaparecida ha detto...

X GUCCIA=...sei sparito...volevo farti gli auguri...1 abbraccio